Enzo Cucchi

Enzo Cucchi Per Cecco!

 

ASCOLI CONTEMPORANEO XXI

PER CECCO!

 

Enzo Cucchi

Omaggio a Cecco d’Ascoli

 

Dal 28 gennaio 2024, il Forte Malatesta di Ascoli Piceno ospita Per Cecco!

Mostra promossa da Civiltà Picena, a cura di Spazio Taverna

 

28 gennaio - 31 maggio 2024

 

Domenica 28 gennaio 2024 alle ore 11.30, presso il Forte Malatesta di Ascoli Piceno si inaugura la mostra personale di Enzo Cucchi Per Cecco!, che si configura come una riflessione sia sulla figura di Cecco d’Ascoli, filosofo, astronomo, astrologo e alchimista medievale, sia sulla storia del Forte Malatesta nelle sue diverse funzioni di fortezza militare, edificio religioso, carcere e museo multidisciplinare.  

L’artista si è lasciato suggestionare dall’imponente spazio della sala della Madonna del Lago, che funge da cornice a una serie multiforme di opere eseguite per l’occasione (dipinti, sculture, disegni e tessuti), ispirate alla forte personalità della figura storica di Cecco, intellettuale eretico, osteggiato per le sue idee rigorose e innovative e per queste condannato al rogo.

 

L’invito rivolto a Cucchi di interpretare il Genius loci del Forte Malatesta attraverso la figura di un personaggio controverso come Cecco d’Ascoli rientra nella metodologia di Spazio Taverna, volta a riattivare le energie di luoghi e personaggi storici attraverso l’intervento e la reinterpretazione di artisti contemporanei.  

 

 

Come i curatori specificano nel catalogo: “Nel cuore di travertino della città storica, le linee aguzze del Forte Malatesta annunciano le bellezze di Ascoli, protette dall’architettura maestosa di uno degli edifici più originali d’Italia. Il Forte in realtà è un palinsesto di epoche, storie, avventure e drammi: una specie di panoplia dove si registra la storia della città dal Medioevo ad oggi, concentrata in un unico monumento.”. - scrive Ludovico Pratesi - “Così, se immaginiamo la città di Ascoli come un corpo umano, la piazza con il caffè Meletti ne è il cuore, e il Forte Malatesta la testa, con un cervello dove si registrano il cursus honorum ma anche i lati tragici e oscuri della società ascolana”. E Marco Bassan aggiunge: “Sulle tracce di un eretico medievale, in un antico carcere, Cucchi ha saputo trasformare storie e memorie dolorose in immagini leggere ma cariche di senso e poesia, facendo rifiorire con opere inedite i prigionieri che venivano tenuti incatenati a terra”.

 

La mostra, promossa da Civiltà Picena e curata da Spazio Taverna, è accompagnata da un catalogo, concepito come una guida “eretica” dedicata ad Ascoli Piceno: una città che incanta, intrisa com’è di storia millenaria, leggenda e magia. Il catalogo contiene testi di Marco Bassan, Donatella Ferretti e Ludovico Pratesi,  pubblicato da Tricromia. 


Il progetto espositivo, insieme a tutte le attività culturali connesse, è sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e realizzato grazie al supporto di Fainplast, Turla Costruzioni, F.B. Impianti, Panichi, Ciam, Gaspari, Spinelli Parquet, Graziano Ricami e Banca Intesa.