Bianca Attolico

La signora dell'arte

LA SIGNORA DELL’ARTE. Opere dalla collezione
di Bianca Attolico da Mafai a Vezzoli
L’esposizione, a cura di Ludovico Pratesi,
presenta circa sessanta opere che attraversano un secolo di storia dell’arte

Roma, Musei di Villa Torlonia - Casino dei Principi
20 ottobre 2020 – 17 gennaio 2021


Roma, 20 ottobre 2020 - Il Casino dei Principi di Villa Torlonia ospita dal 20 ottobre 2020 al 17 gennaio 2021 la mostra La Signora dell’Arte, dedicata al profilo e alla personalità di Bianca Attolico (1931-2020), collezionista d’arte con interessi molto ampi, che vanno dalla Scuola Romana alle ultime generazioni artistiche, scomparsa il 19 gennaio 2020.
L’esposizione, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e dalla Fondazione La Quadriennale di Roma, alla quale è stata donata la Biblioteca d’Arte di Bianca Attolico, è curata da Ludovico Pratesi, in accordo con gli eredi Lorenzo ed Elena Attolico. Organizzazione Zètema Progetto Cultura.
L’iniziativa fa parte di Romarama, il programma di eventi culturali promosso da Roma Capitale.

La mostra è allestita negli spazi espositivi del Casino dei Principi di Villa Torlonia che è anche sede dell’Archivio-Biblioteca della Scuola Romana, la corrente che costituisce il punto d’avvio della collezione di Bianca Attolico.

L’esposizione riunisce circa sessanta opere della collezione, tra dipinti e sculture, divise in sezioni per ordine cronologico, che ripropongono l’atmosfera intima e domestica dell’appartamento della Attolico, punto di incontro del mondo dell’arte romano per più di trent’anni. Una collezione che attraversa un secolo di storia dell’arte.

Il percorso espositivo si apre al piano terra, con le opere dei maestri della prima metà del Ventesimo Secolo (Giacomo Balla, Giorgio de Chirico, Giorgio Morandi, Mario Sironi) accostate ai dipinti di alcuni protagonisti della Scuola Romana (Ferruccio Ferrazzi, Mario Mafai, Fausto Pirandello, Alberto Ziveri). Segue la sala dedicata agli artisti degli anni Cinquanta e Sessanta (Alberto Burri, Enrico Castellani, Lucio Fontana, Joseph Kosuth, Francesco Lo Savio, Fabio Mauri, Piero Manzoni, Pino Pascali, Mario Schifano) per proseguire con gli anni Settanta e l’Arte Povera (Getulio Alviani, Pier Paolo Calzolari, Gino De Dominicis, Jannis Kounellis, Sol LeWitt, Luigi Ontani).

Al secondo piano la mostra documenta l’arte dagli anni Ottanta a oggi, per testimoniare l’apertura di Bianca Attolico verso le ricerche sperimentali di artisti italiani e stranieri. Si comincia con le opere degli artisti della Scuola di San Lorenzo, ai quali la collezionista era particolarmente legata (Domenico Bianchi, Bruno Ceccobelli, Gianni Dessì, Nunzio) per proseguire con la sezione dedicata al contemporaneo (Vanessa Beecroft, Regina Galindo, Alfredo Jaar, William Kentridge, Nicholas Llobo, Jonathan Monk, Vik Muniz, Santiago Sierra, Wolfgang Tillmans, Jan Tweedy Vedovamazzei, Francesco Vezzoli e altri). La mostra è arricchita da una serie di fotografie che ritraggono Bianca Attolico in compagnia degli artisti che ha frequentato.